Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di smart mobility, un termine che sta definendo il nuovo modo di muoversi in città attraverso forme di trasporto alternative più efficienti e meno inquinanti.
Sempre più persone sono in cerca di nuovi mezzi di trasporto comodi, economici ma soprattutto eco-sostenibili per i loro spostamenti, e tra questi si stanno affermando senza dubbio le biciclette elettriche.
Essere in sella a una bicicletta elettrica è una soluzione innovativa ed ecologica che ha già conquistato molti ciclisti, e sempre più appassionati ne stanno scoprendo i vantaggi e le potenzialità. La rivoluzione della mobilità sostenibile è appena iniziata e stiamo già assistendo a un vero e proprio boom delle biciclette elettriche in seguito ai grandi miglioramenti tecnologici del settore: le proposte sul mercato sono davvero tantissime, per questo la scelta della miglior bicicletta elettrica non è per nulla scontata.
Se siete alla ricerca di una bicicletta con motore elettrico, è bene che sappiate quale modello si adatta meglio al vostro stile di vita basando la scelta sull’uso che ne volete fare, sul budget a disposizione e non ultimo sull’estetica. Ma iniziamo col definire cosa sia una bicicletta elettrica.
Definizione
In commercio così come in rete, il termine bicicletta elettrica (e-bike) viene utilizzato per indicare le biciclette a pedalata assistita chiamate anche pedelec (pedal electric cycle) dotate di un motore elettrico che grazie ad una batteria funziona per assistere la forza muscolare del ciclista durante la pedalata. La pedelec è una bicicletta con un motore elettrico che si aziona e fornisce supporto soltanto quando il ciclista agisce sui pedali; più intensa è la pedalata, maggiore sarà la velocità.
Tipologie
Proprio come avviene per le biciclette tradizionali, anche nel mondo delle e-bike la suddivisione avviene in base alle varie esigenze dei ciclisti. Al giorno d’oggi esistono bici elettriche per ogni destinazione d’uso, dalle e- Mtb fino alle bici da corsa elettriche, passando dalle bici più da turismo a quelle dedicate al frangente urban, come le pieghevoli elettriche. I componenti principali di una e-bike sono essenzialmente quattro: il motore, il sistema di rivelazione della pedalata, la batteria e un computer di bordo. Vediamoli insieme nel dettaglio.
Il motore delle biciclette elettriche
Il primo aspetto da tenere in considerazione nella scelta di una bicicletta elettrica è di il motore, non solo elemento fondamentale del sistema, ma discriminante tecnologica del prodotto, sui quali i produttori sono impegnati nel migliorare i loro prodotti sotto molti punti di vista, sia tecnico che estetico. Senza, sarebbe una semplice bicicletta, e non è questa la sede in cui ve ne parleremo.
La potenza
In commercio si trovano quasi esclusivamente biciclette elettriche che montano un motore dalla potenza nominale pari o inferiore ai 250W a causa delle normative vigenti che impongono di erogare una velocità massima di 25 km/h, velocità comunque più che rispettabile per una bicicletta considerando che quella media di un’automobile in città è di circa 15 km/h. Ciononostante, le biciclette elettriche a pedalata assistita possono circolare come le tradizionali biciclette, infatti tenuto conto che si muovono soltanto con la propulsione umana, non è necessaria alcuna omologazione ne immatricolazione e possono essere utilizzate anche sulle piste ciclabili.
Il voltaggio
Un dato che si aggiunge alla potenza del motore è il voltaggio della batteria, dandoci così in scheda tecnica un valore del tipo 250W/36V. Il voltaggio in sé non va a modificare la potenza erogata dal motore, ma dobbiamo prenderlo in considerazione in caso dovessimo sostituire la batteria.
Posizione del Motore
Probabilmente, osservando una pedelec vi sarete chiesti quale differenza sussiste tra un motore anteriore, posteriore o centrale, e che efficacia ha l’uno rispetto all’altro. Scopriamolo insieme. Il posizionamento del motore influisce sia sulla potenza della bicicletta elettrica, sia sul feeling di guida. Questo può essere collocato in diverse posizioni come sul mozzo (hub) della ruota posteriore, sul mozzo della ruota anteriore oppure sul perno dove si innestano i pedali, e quindi in posizione centrale.
Come funziona il motore delle biciclette elettriche?
La potenza erogata dal motore nel mozzo è sempre piatta e costante: il motore consente di pedalare senza il minimo sforzo così che la pedalata assistita si attiva con la semplice rotazione dei pedali, che non deve comportare necessariamente una spinta importante, e permette di raggiungere in totale relax i 25 km/h di legge e godersi la brezza senza una goccia di sudore. L’aspetto positivo del motore nel mozzo è che si hanno due bici in una; all’occorrenza si può usare la bici a motore spento in pianura e godersela come se si stesse guidando una bicicletta normale, o accenderlo in salita ed evitare di far fatica.
Motore sul mozzo della ruota posteriore
La bicicletta elettrica con il motore integrato sul mozzo posteriore è indicata per le persone che desiderano spostarsi in città, sostituendo così il ciclomotore o l’automobile a vantaggio del benessere e contribuendo a ridurre l’inquinamento ambientale. Il motore montato sul mozzo posteriore è ideale per chi deve percorrere pochi chilometri e tendenzialmente su tratti pianeggianti; è una soluzione che offre una trasmissione della potenza diretta e permette uno stile di guida fluido e piacevole con performance eccellenti.
Motore sul mozzo della ruota anteriore
Collocando il motore sul mozzo della ruota anteriore non rischieremo di intralciare catena e pedali, andando però così a modificare la trazione della bicicletta, di norma posteriore, creando difficoltà nella conduzione derivanti da uno squilibrio di pesi; per esempio in caso di pioggia, su salite ripide, su sterrati, la ruota anteriore potrebbe perdere aderenza e rendere la bicicletta meno stabile, dato che si tratta della ruota “motrice”.
Motore centrale
Senza ombra di dubbio la soluzione più pratica, è ovviamente anche la più costosa. Se infatti il motore a mozzo possiamo aggiungerlo a un bicicletta normale, il motore centrale non può essere aggiunto in seguito e perciò, salvo eccezioni, dobbiamo lavorare su un telaio adeguatamente predisposto.
La batteria delle biciclette elettriche
Come abbiamo visto, il motore può trovarsi in posizioni diverse che non ne modificano comunque il funzionamento. Nelle biciclette elettriche a pedalata assistita il motore inizia a funzionare semplicemente esercitando una pressione sui pedali, così da raggiungere alte velocità con il minimo sforzo. Parte integrante (e diremmo noi “basilare”) del motore è poi la batteria, in base alla quale cambiano chilometri e tempi di autonomia della bicicletta prima di ogni ricarica. La batteria dà energia al motore e costituisce il singolo componente che contribuisce maggiormente a formare il prezzo di una bicicletta elettrica. Lo standard estetico esige ormai la sua integrazione nel telaio. Non è tuttavia raro trovare la batteria ancora ‘a vista’ su tipologie di pedelec orientate all’ambiente cittadino.
I principali tipi di batterie in commercio
Se si sta scegliendo una e-bike per percorrere tratti urbani conviene mantenere i costi contenuti optando per batterie più modeste che possano garantire un’autonomia dai 25 ai 50 km con cicli di ricarica ridotti dalle 4 a 6 ore. Una batteria non dura per sempre; il ciclo di vita della batteria infatti dipende dalla frequenza con la quale questa è stata ricaricata e se è stata utilizzata in modo appropriato; con il passare del tempo iniziano a indebolirsi, per questo è meglio scegliere batterie agli ioni di litio, che durano sino a cinque anni.
Batterie a litio
La batteria a litio rappresenta attualmente la tecnologia migliore fra quelle usate per produrre le batterie per bici elettriche; hanno un prezzo maggiore degli altri tipi, dovuto anche al più complesso sistema elettronico di gestione della batteria. Si può essere tentati di risparmiare su questo componente ma non sarebbe una scelta intelligente: questo è il tipo di batteria che consigliamo, in quanto l’elevato prezzo iniziale viene compensato dalla migliore performance e dalla maggiore durata. Dato che la batteria è quasi sempre il singolo elemento più costoso di una bici, può avere senso investire in batterie con vita più lunga.
Come prolungare la durata della batteria?
Alcuni accorgimenti per prolungare la vita della batteria sono di utilizzare esclusivamente caricabatteria originali; conservare la batteria in un luogo fresco e asciutto e rispettate la temperatura di stoccaggio raccomandata dalla casa costruttrice; in caso di inutilizzo prolungato, la batteria non dovrebbe mai essere completamente scarica; accertatevi che il livello di carica sia quello raccomandato dalla casa costruttrice; mantenete puliti i contatti e per le riparazioni affidatevi esclusivamente a personale esperto.
Distanza Percorribile
Sicuramente vi starete chiedendo, che distanze si riescono a coprire con la batteria completamente carica? Ve lo spieghiamo subito. Quando si sceglie una bici elettrica, oltre a guardare al tipo di batteria che monta, è utile confrontare anche la capacità della batteria; questa si misura in Watt-ora (Wh). Così, maggiore è il valore di Watt-ora (Wh) della batteria, più essa durerà, aiutandoti a compiere un maggior numero di chilometri.
Calcolare l’autonomia
Per precisazione, un Wh è uguale agli Ampere-ora (Ah) moltiplicati per i Volt (V) della batteria. Una batteria da 36V con 10Ah ha un valore di 36×10=360Wh. Dato che l’autonomia di una e-bike dipende da molte ragioni, non è possibile dare una risposta generica. Il numero di chilometri che si possono percorrere prima che la batteria si esaurisca è determinato da alcuni fattori; ad esempio, la capacità della batteria, l’efficienza del motore, il grado di assistenza del motore prescelto, la lunghezza e la pendenza delle salite che si affrontano, dal peso corporeo del conducente, dallo stile di guida ecc.. Con la maggior parte delle biciclette elettriche da città è possibile percorrere mediamente tra i 25 e i 50 km.
Sistema di Controllo / Computer di Bordo
Il sistema di controllo di una bici elettrica è montato solitamente sul manubrio, in una posizione facilmente raggiungibile con lo sguardo e con le mani. In base al modello, si trovano computer di bordo dai più semplici con funzionalità ridotte a quelli più performanti. A nostro avviso il sistema migliore è quello più sicuro, quello cioè che permette di controllare le funzioni della bici senza staccare lo sguardo dalla strada, ben posizionato accanto la manopola o in posizione centrale, in modo da risultare abbastanza facile da usare senza dover per forza staccare la mano dal manubrio. I sistemi più semplici sono quindi anche i migliori perché integrano in una sola unità la parte che fornisce informazioni su un unico schermo, magari LCD, indicando al ciclista lo stato di carica della batteria, il livello di assistenza selezionato, la velocità e la distanza percorsa.
Il livello di assistenza
L’operazione più importante da compiere attraverso il sistema di controllo delle biciclette elettriche è proprio la scelta del livello di assistenza fra quelle disponibili per dosare meglio il consumo del motore. Questa regolazione ha un effetto importante sulla durata della batteria; poter scegliere il livello di assistenza è utile infatti nel caso in cui ad esempio mancano ancora diversi chilometri per giungere a destinazione; in questo modo regolando la batteria si potrà abbassare il livello di assistenza fornito dal motore assicurandoci di arrivare senza problemi.