Vuoi muovere i primi passi (o le prime pagaiate) nel mondo del Paddleboard? Avrai bisogno di una guida allora!
Se avete deciso di passare le vostre vacanze dedicandovi a uno sport nuovo siete nel posto giusto; la guida di ProduceBlog vi spiega come remare nel verso giusto col vostro SUP.
Sono tanti gli sport che permettono di stare a contatto con la natura; specie d’estate, quando non si perde occasione per stare all’aperto. Se poi allarghiamo il nostro campo d’azione a mare e lago, non ci sono più limiti: bisogna muoversi. Ecco allora che dedicarsi al paddling con un SUP (Stand Up Paddle) diventa oggi una delle attività più di moda; l’emozione del surf, la calma del kayak, la comodità del poter tenere uno zaino per portarsi la merenda.
C’è però un problema che tanti ci hanno fatto notare: “Non so andare sul SUP (a proposito, si pronuncia SAP)”.
Ma non ci sono problemi!
ProduceShop non è solo un rivenditore di fiducia: è la guida perfetta che si è prodigata per spiegarvi in poche righe come iniziare a muoversi nel mondo dello Stand Up Paddle. Fatevi allora una lettura con noi, scegliete la tavola da che più sentite vostra e iniziate a pagaiare verso un aperitivo in spiaggia (quindi non stancatevi troppo)!
Passo Zero: scegliere il SUP
Prima di diventare dei supper provetti (ossia portatori di SUP) dovete innanzitutto scegliere la tavola adatta. Il set completo si compone di quest’ultima, di una pagaia e di un leash (un cavo elastico per rimanere collegati alla tavola in caso cadiate in acqua).
Una prima domanda da porsi è se scegliere una tavola rigida o una gonfiabile. Se quella rigida è più indicata per un certo tipo di attività e per surfisti più esperti, quella gonfiabile è consigliata non solo per iniziare, ma per diverse qualità; oltre a essere più leggera, può facilmente essere sgonfiata e portata in una comoda borsa (in dotazione). Potrete quindi spostarvi in auto, in moto, bici o addirittura monopattino con la vostra tavola in spalla. Il prezzo poi, fattore non poco importante, è decisamente più conveniente.
La pagaia, normalmente regolabile, è spesso fornita con il SUP; per scegliere l’altezza giusta, afferrate l’oliva o pomello all’estremità e tendete il braccio sollevandola verticalmente: avrete la vostra misura adatta. Il leash dovrebbe essere di circa 30 o 40 cm più lungo della tavola, e sempre legato alla caviglia.
Caratteristiche ideali della tavola
Una volta gonfiata adeguatamente la tavola (consigliamo 12 – 15 PSI), prendete le misure per capire se fa per voi; ricorda che all’inizio è meglio averne una più grande, che garantirà maggiore stabilità durante l’uso. Una misura ideale può essere 366x82x15 cm (o, come andrebbe indicata, 12’x32″x6″; si, i SUP si misurano in pollici e piedi). Calcolate anche il volume della tavola, in litri, che decreterà il peso massimo di portata; tutto questo in relazione alla vostra altezza e al vostro peso.
Assicuratevi poi che sia semplice e veloce da gonfiare e sgonfiare. Altro dettaglio le pinne: di solito rimovibili, possono averne una principale e un altro paio opzionali; servono per facilitare la pagaiata e favorire la manovrabilità della tavola. Ci sono poi altri optional come reti per marsupi, maniglie per il trasporto, o supporti per action camera.
Come imparare?
La miglior scuola è indubbiamente la pratica.
Per fortuna imparare a usare uno Stand Up Paddle non è tra le attività più difficili; normalmente basta una giornata per capire come iniziare a salire e mantenere l’equilibrio, tenere e usare la pagaia; un’altra giornata per affinare la tecnica e capire alcuni trucchi, e il gioco è fatto!
Indubbiamente affidarsi a un maestro, specialmente se non si è mai fatto surf o non si ha molta confidenza con l’acqua, può essere una buona scelta; non tutti abbiamo lo stesso rapporto con l’acquaticità e l’attività acquatica.
Procuratevi un marsupio impermeabile o una borsa stagna: crema solare, acqua per idratarsi e un telefono per qualsiasi emergenza non sono mai gadget inutili.
Infine, per iniziare a far pratica, scegliete una giornata senza onde e senza vento; parliamo comunque di una attività fisica da svolgere in acqua, motivo per cui la sicurezza deve essere messa al primo posto. Il rischio di allontanarsi, perdersi o d’incorrere in piccoli incidenti non dovrebbe nemmeno sfiorare il nostro SUP-afternoon, ma meglio non andare a cercare problemi che non abbiamo.
Come imparare ad andare in SUP: 9 passi fondamentali.
Ecco la nostra guida definitiva e completa; potete imparare in mezza giornata le basi dello Stand Up Paddle, e iniziare subito a fare i primi giri di prova in spiaggia. Fidatevi di ProduceBlog: siamo stati i primi a metterci alla prova con le istruzioni (siamo tutti sani e salvi).
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Iniziate in ginocchio; partendo da questa posizione sarà molto più semplice prendere confidenza con la tavola e saggiare peso, equilibrio e contatto con l’acqua.
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Alzatevi con calma, ma con decisione. Evitate di esitare, perché sarete più portati a cadere. Adagiate un piede per volta, aiutandovi anche con le mani.
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Ricordate che l’equilibrio è maggiore se la tavola è in movimento; cercate quindi di alzarvi dopo aver dato una prima spinta al SUP, senza fermarvi. Vedrete che il movimento sarà molto più semplice e naturale.
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La posizione è fondamentale: i piedi vanno sul baricentro della tavola (grossomodo dove si trova la maniglia), paralleli, alla stessa larghezza del vostro bacino. Per aumentare la stabilità tenete le ginocchia piegate; non accovacciatevi, ma siate fluidi, seguite il ritmo dell’acqua. La schiena deve stare assolutamente dritta e, sopratutto, guardate sempre avanti; la regola montanara del “non guardare in basso” vale anche qui!
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Impugnate la pagaia mettendo una mano sul pomello e l’altra, non troppo vicina, sul manico; ricordate che il lato col pomello è inverso a quello di pagaiata. Se avete familiarità con le regole marinare di base, ricordate che pagaiando a destra (tribordo o dritta) andrete verso sinistra (babordo), se guardate avanti (prua), e viceversa.
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Tenete la pagaia vicino alla tavola, e assicuratevi di tenerla per il verso giusto (sembra scontato, ma vi assicuriamo che non lo è per niente).
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Alternate una pagaiata per lato per andare dritti, e più pagaiate sullo stesso lato per virare (cioè girare, AAARGH). Se siete lanciati, con cautela e pratica, potrete usare la pagaia come un piccolo timone per correggere la rotta. Per rallentare, spostatevi leggermente verso la poppa (dietro) della tavola.
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Se perdete l’equilibrio non cercate di attaccarvi alla tavola, rischiate di farvi male. Un tuffo in acqua e si riparte.
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Non allontanatevi troppo dalla costa, specialmente ai primi tentativi; rischiare di finire a largo, di perdersi o di rovinare la tavola (attenti a scogli e sassi, a proposito) sono tutte esperienze da evitare.
Avete capito insomma, da queste poche regole, che iniziare a muovervi sul SUP non è certo un’impresa titanica; tanta pratica, tanto divertimento.
Bonus SUP!
Piccola curiosità: esistono discipline e modalità diverse di andare sul paddleboard?
Ma ovviamente!
Per parlarcene, abbiamo chiesto a Federico V., della squadra di SUP agonistico di Lignano, di spiegarci i diversi tipi di attività possibili:
“La pratica più comune, e che spinge più persone ad avvicinarsi allo Stand Up Paddle, è il cruising: lunghe e lente pagaiate per esplorare costa e luoghi interessanti; modalità più rilassante, per cui si consigliano SUP larghi e comodi. Abbiamo il SUP-Surfing, ossia un ibrido tra il surf puro e il SUP, in cui le evoluzioni sulle onde sono accompagnate dalla pagaia; a differenza del surf classico, al momento di alzarsi vi ritroverete già in piedi sulla tavola. In questo caso ne consigliamo una piccola e leggera, come la Bolina di Swordfish, e ricordate di tenere un piede più indietro. In voga è anche lo yoga sul paddleboard: è proprio quello che sembra, ossia acqua, tavola, primo mattino e yoga in compagnia o soli. Infine, mia specialità, il SUP-Race, vere e proprie gare di velocità. In questo caso pratica e allenamento sono fondamentali, specie per quanto riguarda resistenza ed equilibrio.”